Addio agevolazioni ‘prima casa’ se la moglie va via ma non è provata la rottura coniugale

Sconfitto il marito nella battaglia col Fisco. Decisivo il fatto che la donna non viva più nella casa familiare e si sia trasferita in un altro Comune

Addio agevolazioni ‘prima casa’ se la moglie va via ma non è provata la rottura coniugale

Niente detrazione Ici per l’immobile indicato come casa familiare dal proprietario. Per dare ragione al Fisco i giudici richiamano un dato fondamentale, cioè il fatto che la moglie del proprietario dell’appartamento si sia trasferita in un altro Comune. Irrilevante il richiamo fatto dal contribuente alla separazione di fatto con la consorte. Impossibile, quindi, ritenere che il nucleo familiare si sia effettivamente diviso. Al contrario, l’accertata dislocazione della donna – ancora legata in matrimonio al marito – in altro domicilio consente di presumere che il requisito dell’abitualità della dimora sia riferito esclusivamente al contribuente, unico a fruire della casa che non può più ritenersi familiare. Fondamentale il fatto che i due coniugi siano dislocati – per ragioni personali che non possono interessare al Fisco – in dimore diverse. Sacrosanta, quindi, la revoca dell’agevolazione prevista per la prima casa. Ciò perché la moglie del contribuente si è sì allontanata dall’abitazione familiare e trasferita in un altro Comune, ma non risulta provata la rottura dell’unione coniugale. (Ordinanza 31958 del 5 novembre 2021 della Cassazione)