Cartella barrata in dichiarazione, impossibile parlare di errore

Ridata legittimità alla cartella di pagamento consegnata a una società per azioni

Cartella barrata in dichiarazione, impossibile parlare di errore

Emendabile la dichiarazione dei redditi, ma a patto, precisano i giudici, che l’errore – allegato, specificato e provato dal contribuente – riguardi un contenuto proprio della dichiarazione. Impossibile, invece, parlare di errore quando ci si trova di fronte a una manifestazione di volontà – avente natura negoziale – del contribuente, implicita nell’esercizio di un’opzione offerta dal legislatore. Plausibile, applicando questa prospettiva, la cartella di pagamento consegnata a una società per azioni. A quest’ultima era stata precedentemente inviata una comunicazione di irregolarità in relazione alla dichiarazione ‘Modello Uno 2007’ in funzione del recupero a tassazione dell’Iva indicata, constando nella dichiarazione stessa l’opzione, da parte della società, per l’adeguamento agli studi di settore. I giudici sottolineano che la dichiarazione del contribuente, esplicata barrando l’apposita casella in dichiarazione, di volersi adeguare allo studio di settore è da considerarsi quale atto negoziale, incidente sulla determinazione dell’imponibile e sull’entità del tributo da versare, e, in quanto tale, è sottratta al principio della emendabilità degli errori della dichiarazione. (Ordinanza 35131 del 18 novembre 2021 della Cassazione)