Concessioni demaniali marittime: stop alle proroghe automatiche e generalizzate

Diktat dei giudici allo Stato: necessarie le gare per tutelare la concorrenza e garantire migliori servizi ai cittadini

Concessioni demaniali marittime: stop alle proroghe automatiche e generalizzate

Stop alle proroghe automatiche e generalizzate delle concessioni demaniali marittime, poiché, secondo i giudici del Consiglio di Stato, va tutelata la concorrenza e va valorizzata l’eccezionale capacità attrattiva del patrimonio costiero dell’Italia. Via libera, in sostanza, alla proroga delle concessioni in vigore solo fino al 31 dicembre del 2023. Poi però lo Stato dovrà provvedere ad organizzare gare ad hoc per l’assegnazione ai privati dei tratti demaniali marittimi disponibili. I giudici hanno sottolineato che la perdurante assenza – nonostante i ripetuti annunci di un intervento legislativo di riforma, mai però attuato – di un’organica disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime genera una violazione delle regole a tutela della concorrenza imposte dall’Unione Europea, poiché consente proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni, così impedendo a chiunque voglia entrare nel settore di farlo. E invece, secondo i giudici, il confronto concorrenziale potrebbe garantire ai cittadini una gestione del patrimonio nazionale costiero e una correlata offerta di servizi pubblici più efficienti e di migliore qualità e sicurezza, contribuendo anche alla crescita economica del Paese. (Sentenze 17 e 18 del 9 novembre 2021 del Consiglio di Stato)