Condizioni igenico-sanitarie precarie dell’appartamento: sì all’allontanamento degli animali per una bonifica. Illegittimo però il divieto assoluto di rientro degli animali

Confermata la giustezza dell’ordinanza sindacale del Comune. Da dettagliare però il passaggio in cui si vieta il ritorno degli animali nella casa

Condizioni igenico-sanitarie precarie dell’appartamento: sì all’allontanamento degli animali per una bonifica. Illegittimo però il divieto assoluto di rientro degli animali

Vittoria per la condomina che adora tenere nella propria casa diversi animali domestici. Illegittimo il provvedimento con cui il sindaco del Comune non si è limitato ad ordinarle di trasferire gli animali presenti nell’appartamento – e ritrovati in condizioni igienico-sanitarie non accettabili – ma le ha anche imposto di non accogliere tra le mura domestiche nessun altro animale. A far scatenare la guerra giudiziaria è l’ordinanza con cui il Comune impone alla condomina di uno stabile del paese di prendere gli animali domestici presenti nell’appartamento e trasferirli in una struttura convenzionata con il Comune, così da eseguire le cure necessarie e da procedere alla bonifica igienico-sanitaria della casa in cui la condomina vive col marito. A essere contestato è però il passaggio dell’ordinanza con cui viene imposto alla donna il divieto di introdurre nuovi animali all’interno dell’appartamento. I giudici ritengono acclarate le insostenibili condizioni igieniche della casa, con conseguenti problematiche per il vicinato, e ciò giustifica la decisione di disporre l’allontanamento degli animali domestici e la bonifica della casa. Non accettabile, invece, il divieto di introdurre animali nella casa, divieto formulato in termini assoluti, senza modalità o condizioni. (Sentenza 13172 del 20 dicembre 2021 del Tar Lazio)