Fondamentale però che i problemi economici siano stati originati da una effettiva patologia legata al gioco
Possibile per il soggetto sovraindebitato a causa della ludopatia vedere accolta la proposta di composizione della crisi in qualità di consumatore. Sul tavolo la messa a disposizione per creditori di una somma di 350 euro mensili, tratta dallo stipendio del debitore, per la durata di sessanta mensilità, e l’apporto di finanza esterna da un privato per un importo di 2.000 euro. Il soggetto sovraindebitato ammette che i suoi problemi economici sono stati originati da una condizione patologica di ludopatia, però in corso di risoluzione. E il giudice ritiene possibile il suo accesso quale consumatore alla procedura di composizione della crisi, anche tenendo presente il decreto legge ‘Ristori’. In sostanza, secondo il Tribunale, affinché i soggetti che si sono rovinati a causa del gioco possano accedere alla procedura di sovraindebitamento, è necessario che la ludopatia sia frutto di una effettiva patologia, riscontrata anche da parte dell’Azienda sanitaria locale. (Decreto del 22 luglio 2021 del Tribunale di Ravenna)