È segregazione impedire ai detenuti di parlare tra loro

Condannata l’Ucraina per la linea tenuta nei confronti di un detenuto

È segregazione impedire ai detenuti di parlare tra loro

Illegittimo e contrario alla Convenzione europea per i diritti dell’uomo, imporre a un detenuto il divieto di parlare con gli altri detenuti. Condannata per questo l’Ucraina. Per i giudici ci si trova di fronte a un evidente trattamento inumano e degradante, poiché è emerso che a un detenuto che scontava l’ergastolo è stato vietato di parlare con i detenuti presenti in altre celle, così violando anche le regole penitenziarie europee. Nella vicenda in esame, il detenuto, un cittadino ucraino, è finito nel mirino per avere salutato un altro detenuto durante una passeggiata nel cortile del carcere. Questo episodio è stato notato da un supervisore, che lo ha poi tempestivamente segnalato alla direzione della struttura carceraria. Subito dopo è arrivata per il detenuto una sanzione disciplinare formale, un avvertimento, per la precisione, per la violazione compiuta salutando un altro detenuto. Per i giudici è legittimo parlare di segregazione a carico del detenuto, poiché impedire ai detenuti di conversare tra loro rappresenta un modo per negargli un sufficiente livello di contatto umano e sociale (Sentenza del 16 dicembre 2021 della Corte europea dei diritti dell’uomo)