Esce dall’ufficio per una ‘pausa caffè’ e finisce a terra: niente indennità dall’Inail

Per i giudici la lavoratrice si è volontariamente esposta a un rischio non connesso all’attività a lei affidata

Esce dall’ufficio per una ‘pausa caffè’ e finisce a terra: niente indennità dall’Inail

Nessuna copertura economica dall’Inail per la caduta subita dalla lavoratrice – dipendente di una Procura – durante il tragitto di rientro in ufficio dopo una ‘pausa caffè’ in un bar. Esaminato nei dettagli l’episodio, come raccontato dalla lavoratrice, i giudici sanciscono che va esclusa l’indennizzabilità dell’infortunio subito durante una pausa al di fuori dell’ufficio e lungo il percorso seguito per andare a prendere un caffè. In sostanza, la dipendente della Procura, allontanandosi dall’ufficio per raggiungere un vicino pubblico esercizio, si è volontariamente esposta a un rischio non necessariamente connesso all’attività lavorativa e lo ha fatto, per giunta, per il soddisfacimento di un bisogno certamente procrastinabile e non impellente. Evidente, quindi, la rottura della connessione tra l’attività lavorativa della donna e l’incidente da lei subito in strada nel tragitto per il ritorno in ufficio. E questa valutazione non può essere messa in discussione, chiariscono i giudici, neanche dalla tolleranza mostrata dal datore di lavoro rispetto all’abitudine dei dipendenti di lasciare l’ufficio per un caffè. (Ordinanza 32473 dell’8 novembre 2021 della Cassazione)