Residenza in Italia da più di sessanta giorni: possibile circolare con un veicolo immatricolato all’estero

I giudici comunitari censurano il divieto imposto dallo Stato italiano e costato una multa a una coppia di coniugi in quel di Massa Carrara

Residenza in Italia da più di sessanta giorni: possibile circolare con un veicolo immatricolato all’estero

Stop europeo per la normativa con cui lo Stato italiano ha vietato a chi ha la residenza da più di sessanta giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero. All’origine della vicenda giudiziaria c’è il caso riguardante una coppia di coniugi multata dalla Polizia stradale di Massa Carrara: fatale, all’epoca, a moglie e marito il fatto di avere viaggiato a bordo di una vettura immatricolata in Slovacchia, di proprietà della donna – residente in quel Paese –, e guidata dal marito, residente in Italia. Ai due coniugi era stato contestato di avere violato il Codice della strada, che imponeva l’obbligo di immatricolare la loro vettura in Italia, ove essi risiedevano, all’epoca, sicuramente da più di sessanta giorni. Quella sanzione è però ritenuta illegittima dai giudici comunitari, i quali chiariscono che i paletti europei cozzano con la normativa dell’Italia, che vieta a chiunque abbia la residenza da più di sessanta giorni di circolare con un autoveicolo immatricolato in un altro Stato membro. (Sentenza del 16 dicembre 2021 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)