Supercondominio, condannato l’amministratore che sposta il denaro tra i conti dei singoli condomini

Decisivo il fatto di avere ingenerato confusione sulle disponibilità finanziarie dei diversi condomini amministrati

Supercondominio, condannato l’amministratore che sposta il denaro tra i conti dei singoli condomini

Nella gestione di un supercondominio l’amministratore deve comunque tenere distinti e separati i conti dei singoli condomini. Esemplare, in questa ottica, la condanna di un amministratore per appropriazione indebita, consistita, come sostenuto dall’accusa, nell’aver fatto transitare somme di denaro tra i conti correnti di distinti condomini – poi riuniti in un unico supercondominio – da lui gestiti. Fatale, secondo i giudici, l’avere ingenerato confusione sulle disponibilità finanziarie dei diversi condomini, cagionando notevole danno alle persone presenti nell’edificio privato delle sue legittime somme, usate per sopperire ai debiti degli altri corpi di fabbrica. Respinta la tesi difensiva secondo cui, trattandosi non più di condomini distinti ma di un unico supercondominio, il trasferimento di denaro da un conto a un altro non avrebbe costituito alcuna condotta illecita. Difatti, l’amministratore avrebbe dovuto comunque indicare nei rendiconti del condominio privato del denaro le spese non pagate, chiariscono i giudici. (Sentenza 46875 del 22 dicembre 2021 della Cassazione)