Severo provvedimento del Garante per la privacy. Fatale il blitz effettuato dai Carabinieri
Multa salata per l’azienda che ha pensato bene di piazzare un impianto di videosorveglianza – con ben venti telecamere, posizionate in modo da riprendere zone interne ed esterne dello stabilimento, e con cinque monitor – senza nessun confronto coi sindacati. Fatale il blitz compiuto dal ‘Nucleo Carabinieri - Ispettorato del Lavoro’. Accertato, in sostanza, che il sistema di videoripresa era posizionato in modo da riprendere zone ove necessariamente transitano i dipendenti, sia per lo svolgimento dell’attività lavorativa – come ingressi, cortili prospicienti l’officina, parcheggio –, sia per recarsi all’interno o presso aree a loro dedicate, come spogliatoi, ‘area ristoro’ e ‘area fumatori’. Accertato anche, anzi soprattutto, che l’azienda non ha attivato la procedura di confronto con le rappresentanze dei lavoratori. Respinta la tesi proposta dall’azienda, secondo cui non era necessario il confronto coi sindacati in quanto il sistema di videosorveglianza, installato nel 2016, è mirato alla tutela della sicurezza e del patrimonio aziendale, con esclusione di qualsivoglia attività di controllo sui dipendenti. (Ordinanza del 16 settembre 2021 del Garante per la protezione dei dati personali)